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Recensione: Doppio delitto al Grand Hotel Miramare di Emilio Martini

"Diversi eppure tutti uguali.
Diversi i volti, i corpi, le età. Diversi i modi, i luoghi, le armi.
Sempre gli stessi moventi: soldi, vendetta, gelosia, follia..
E soprattutto, sempre uguale la rabbia bruta che lo prendeva alla gola quando si trovava davanti ai morti ammazzati.
Rabbia che porta guai.
Sì, coscienza bastarda, proprio quella."

Prezzo: € 9,90
Pagine: 256
Genere: Giallo
Marchio editoriale: TimeCrime
Data di pubblicazione: Febbraio 2015

La mattina del giorno di Sant'Angelo il commissario Gigi Berté sta passeggiando da solo lungo il porto di Lungariva, località turistica in cui è stato "confinato" a causa di un procedimento disciplinare. I pensieri sono rivolti al suo problematico amore con 'la' Marzia, sposata con un capitano di lungo corso, ma vengono bruscamente interrotti dalla notizia di un duplice omicidio. Nella notte di Pasqua, in un elegante albergo, una coppia di amanti è stata freddata a colpi di pistola. Nella testa di Berté si affollano gli interrogativi. Dove ricercare l'assassino? Tra i molti clienti dell'hotel che trascorrono le vacanze in riviera? Tra i familiari o gli ex amanti delle vittime? Oppure sarebbe meglio indagare sugli affari della contessa Van der Meer, datrice di lavoro delle vittime? L'anziana contessa è una donna ancora affascinante che nasconde molti segreti... e Berté è deciso a scoprirli. Ha inizio un'indagine che porterà alla luce sorprendenti rivelazioni, anche sul fronte personale...

La sostanziale differenza tra il Thriller ed il Giallo risiede nel ritmo della narrazione: mentre il primo risulta sicuramente più incalzante e concitato, il secondo è più riflessivo, più dolce e dà quasi la sensazione di essere cullati dalle parole fino ad arrivare all'epilogo. Il motivo per cui apprezzo maggiormente i primi è proprio questo e solitamente sono molto restia a leggere gialli, tuttavia Emilio Martini mi ha completamente spiazzata poiché è stato in grado di regalarci un giallo favoloso esattamente al pari di Andrea Camilleri, ed in tutta onestà mi pento di non aver voluto approfondire la conoscenza di questo autore, e dei suoi personaggi, prima di questo quarto libro.
Il libro narra le vicende del commissario (più precisamente Vicequestore aggiunto) Luigi Berté, amante della buona cucina, della scrittura e dei libri, trasferito a Lungariva, nel Genovese, a causa di un provvedimento disciplinare, dove si trova a dover indagare su un duplice omicidio consumatosi in uno dei più facoltosi Hotel della zona, il Grand Hotel Miramare, un caso all'apparenza di facile soluzione, ma che risulterà molto più complicato del previsto e che obbligherà Berté a scavare nel passato dei protagonisti riportando alla luce dettagli intimi, celati volontariamente per anni, che metteranno in pericolo l'incolumità di chi ha vissuto fin dalla giovinezza alla loro ombra.
Una delle cose che ho maggiormente apprezzato è stata la scelta, da parte dell'autore, di dare vita ad un protagonista del tutto differente e per nulla convenzionale rispetto ai soliti detective / commissari che popolano le nostre librerie: Luigi Berté è una testa calda che preferisce lavorare da solo, seguire da sé le sue piste, un uomo irascibile, con le proprie convinzioni ed i propri vizi, un uomo che difficilmente mostra agli altri un aspetto falso di se stesso. E' evidente quindi che egli potrebbe essere tranquillamente il commissario del nostro Paese, della nostra città, per nulla idealizzato e del tutto verosimile. Un punto in più per Martini.
Argomento cardine in primis dell'indagine, ma in generale anche del libro è il Passato: quello di Berté che riaffiora nella persona di Patty, ormai sua ex fidanzata, e sotto forma del provvedimento disciplinare che lascia immaginare al lettore i motivi che ne sono la causa grazie ai piccoli indizi che gli vengono forniti nel corso della storia; soprattutto, però, si viene a contatto con quello della Contessa Van der Meer, collegata direttamente con l'omicidio, nel quale il Vicequestore aggiunto dovrà indagare portando a galla storie di violenza, soprusi, speranza, coraggio, voglia di riscatto e di rivincita, e dal quale il lettore si sentirà sommerso, completamente rapito e che, mosso dalla voglia di scoprire tutta la verità, si ritroverà a macinare pagine su pagine, ammaliato da una storia costruita perfettamente.
Inoltre, l'ironia, quella sottile linea di sarcasmo che permea tutto il libro, aggiunge quel qualcosa in più che contribuisce a rendere la storia piacevole e permette al lettore, facendogli apparire sul volto più di un grande sorriso, di allontanarsi quel poco che basta dall'intensità della vicenda.
L'ambientazione è perfettamente in sintonia con l'estate, le spiagge, il porto, il mare, il tutto è molto suggestivo e, nonostante l'indagine, rilassante, ma soprattutto mette in risalto le capacità descrittive dell'autore: le descrizioni sono brevi, ma in grado di dare voce a sensazioni ed emozioni precise che investono il lettore con la loro forza, togliendoli per qualche secondo il respiro.
Lo stile molto scorrevole e per nulla pesante è arricchito da espressioni dialettali, simbolo delle Regioni di origine del protagonista, la Calabria e la Lombardia, e del luogo in cui si trovano ad indagare, la Liguria, rendendo il tutto più verosimile di quanto si possa pensare.


"Sapeva che, per quanti delinquenti riuscisse a catturare, ne spuntavano subito altri, che a un delitto ne seguiva subito uno sempre più efferato, ancora più diabolico. Che il mondo non fosse popolato da fate turchine e angioletti lo aveva capito da tempo.."

Emilio Martini non ha solo dato vita ad una storia perfettamente equilibrata, ma ha anche creato un personaggio in grado di far affezionare i lettori più disparati rendendo Berté uno dei commissari più citati e più ricercati dei nostri tempi.

valutazione 5

Commenti

  1. Bella recensione ma non è il mio genere :/

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  2. A me invece piace parecchio!

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  3. Una recensione bellissima. Mi hai incuriosita molto.

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  4. La copertina non mi ispirava molto, ma leggendo la recensione devo ammettere che.. Non bisogna giudicare un libro dalla copertina :P

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