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[Review Party] L'ultima battaglia - La saga del Principe Guerriero #1 di Fabio Sorrentino


Buongiorno Lettori Meravigliosi e ben trovati! :)
Anche in questo giorno di festa torno tra voi per un bellissimo Review Party organizzato insieme alla Casa Editrice Newton Compton che vede protagonista un libro davvero molto molto bello, un romanzo storico che nulla ha da invidiare a qualsiasi altra pubblicazione e che porta dietro di sé un valore in più: la firma di Fabio Sorrentino.

Il libro

Prezzo: € 9,90
Ebook: € 2,99
Pagine: 352
Genere: Romanzo storico
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 13 Aprile 2017

TRAMA
1180 a.C. Hhelenoi, indovino e sovrano di Bouthroton, è addolorato dal lutto. Nel palazzo aleggia ancora il fumo della pira della sua Andromache e ogni notte, in sogno, il fantasma della moglie lo esorta a partire: deve recarsi in Oriente, attraversare le acque pericolose del Grande Ondoso e seppellire le sue ceneri nella piana di Wilusa. Un tempo Hhelenoi era principe di quella città, capitale di un regno fiorente. Poi arrivarono gli invasori Ahhiyawa e il suo popolo fu annientato dopo anni di assedio. I pochi superstiti furono ridotti in schiavitù, incatenati e condotti nelle rocche dei vincitori. Tuttavia Hhelenoi sa che a decretare la fine di Wilusa è stato un terribile inganno frutto di un tradimento, e dopo quindici anni quel pensiero lo affligge ancora, insieme alla preoccupazione per il destino di suo figlio Kiestrenu, sul cui capo pendono delle profezie funeste. Ma l’azione è un dovere sacro per il principe guerriero, che si ritroverà insieme ai suoi compagni ad affrontare un’avventura ricca di insidie e di incontri imprevedibili…




Recensione

Nella vastità di offerta editoriale che oggigiorno ci troviamo ad affrontare capita, e forse anche spesso, che alcuni romanzi vengano in qualche modo accantonati a favore di altri, romanzi che se non portati effettivamente sotto i nostri occhi passerebbero quasi inosservati, che rimarrebbero del tutto estranei al nostro animo, magari semplicemente perché elaborati da autori a noi poco conosciuti o perché non rientranti esattamente nel genere che, nella maggior parte dei casi, amiamo leggere. E' proprio questo il caso dell'ultimo romanzo di Fabio Sorrentino, un thriller storico, L'ultima battaglia, che sebbene non abbia attirato la mia attenzione nell'immediato è riuscito a conquistarmi, passo dopo passo, pagina dopo pagina, e ad attirarmi nel suo meraviglioso mondo con un trasporto che mai avrei creduto di poter sentire sulla pelle.

1180 a.C. Hhelenoi, sovrano di Bouthroton, sta ancora combattendo con se stesso e con il dolore che la morte della sua amata sposa, Andromache, gli ha lasciato. Ogni notte, infatti, il fantasma della donna gli appare in sogno portando con sé un ultimo importante desiderio, quello di essere seppellita, insieme alle sue ceneri, nella piana di Wilusa, terra che le ha dato i natali, in Oriente, al di là delle pericolose acque del Grande Ondoso. Di Wilusa Hhelenoi ne era principe e la città, un tempo, era il centro perfetto di un regno meraviglioso, fiorente e prospero, almeno fino a quando gli invasori Ahhiyawa non hanno reso le sue terre un luogo buio e ostile e ridotto in schiavitù la sua popolazione. Tuttavia, dietro questa barbara invasione Hhelenoi sa cosa si cela veramente, ma quel tradimento che ancora oggi, a quindici anni di distanza, dilania il suo animo non è la sua unica preoccupazione: il destino di suo figlio Kiestrenu, sangue del suo sangue, è appeso ad un filo e sul suo capo grava una funesta profezia, ma da uomo ligio al dovere che sa di essere il sovrano non può sottrarsi a quell'ultimo viaggio che lo porterà, insieme ai suoi compagni, ad affrontare un'avventura imprevedibile sotto ogni punto di vista.

Definire L'ultima battaglia semplicemente un romanzo storico ed incastonarlo nella sua stessa etichetta è incredibilmente riduttivo: ciò che il suo autore narra al suo interno va ben al di là di un'avventura sorprendente e di un thriller ambientato in epoche remote, la ricchezza che il romanzo stesso cela tra le sue pagine, le particolarità che lo rendono unico ed originale e lo stile che lo contraddistingue riescono a raccontare molto più di quello che apparentemente si vede solo in superficie, regalando alla storia un carattere profondo ed una nota di intensità che riesce a riflettersi perfettamente anche, e soprattutto, sui suoi personaggi. Dal punto di vista narrativo, infatti, la trama si dimostra ampiamente all'altezza delle aspettative, presentando un intreccio complesso ed appassionante, e proprio per questo in grado di trasmettere quelle emozioni capaci di catturare cuore ed anima di quel lettore che, volente o nolente, si sentirà completamente in balia delle parole calde e penetranti di un autore assolutamente abile a rendere il tutto magico ed incredibilmente ammaliante. Dal punto di vista contenutistico, invece, tutto riesce ad assumere una sfumatura che oserei definire solenne: a partire dallo sviluppo e dalla crescita che la storia affronta fino ad arrivare ai suoi protagonisti, è impossibile non rendersi conto della profondità che colora ogni singolo dettaglio, dell'importanza che determinate parole assumono e della magnificenza che la maggior parte delle descrizioni riesce a far propria in un'armonia perfettamente studiata e soprattutto in grado di far innamorare di sé anche il più cinico dei lettori.

Ed è così che, a volte inspiegabilmente, il lettore si ritroverà ad essere il vero protagonista del romanzo, a vivere sulla propria pelle le battaglie che lo attraversano, a sentire nel proprio cuore quella stretta che solo un amore perduto può far provare, a percepire la fatica e la stanchezza di un uomo consapevole di quello che deve essere compiuto e portato a termine, ad assaporare la paura che anche un sovrano è capace di provare e l'angoscia che è in grado di serbare dentro di sé e ad ammirare, come se ne fosse l'unico spettatore ed effettivamente l'unico destinatario, le distese blu del mare ostile e amico al contempo, le rovine di una vita passata che, in realtà, non l'ha mai abbandonato e la complessità di cui solo un animo umano sa farsi forza.

Esattamente a metà tra la declamazione di un poema epico e la narrazione di un appassionante romanzo storico, L'ultima battaglia, infine, affronta il lettore con un ritmo cadenzato e dolce e con uno stile particolarmente evocativo che riesce a cullarlo tra quelle sue acque profonde fatte di parole, emozioni e tenui sensazioni che non potranno in alcun modo rendersi banali.

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