LE NOSTRE RECENSIONI


[Review Party] Dove ti ho perso di Ruth Hogan



Ciao a tutti Lettori Meravigliosi e ben trovati! :)

Anche oggi sono felice di ospitare, sul blog, un Review Party molto particolare, che con ogni probabilità mai vi sareste aspettati da me. Uscito qualche giorno fa per Rizzoli, Dove ti ho perso, o meglio The Keeper of Lost Things, è il primo romanzo di Ruth Hogan, la cui particolarità mi ha colpita, ma forse non soddisfatta del tutto. Insieme ad altre colleghe blogger oggi vogliamo farvi scoprire il mondo che l'autrice, con semplicità e dolcezza, è riuscita a scolpire sulla carta lasciando comunque ad ognuna di noi un tenero ricordo.

DOVE TI HO PERSO

DOVE TI HO PERSO
di Ruth Hogan

Prezzo: € 19,00| Ebook: € 9,99 |
Pagine: 308 | Genere: Narrativa |
Editore: Rizzoli | Data di pubblicazione: 14 Settembre 2017 

TRAMA
Anthony Peardew colleziona e custodisce oggetti smarriti. Lo fa da quarant’anni, da quando ha perso il ciondolo, regalo di Therese, la fidanzata, proprio nel giorno in cui la ragazza è morta in un incidente. Stravolto dalla perdita, Anthony negli anni ha cercato conforto in quelle piccole cose trovate per strada o in un parco, sfuggite da una tasca o dimenticate al tavolo di un caffè o sul sedile di un treno. Pensava che, se avesse riconsegnato ogni oggetto al legittimo proprietario, qualcuno un giorno avrebbe bussato per restituirgli il suo. Ora, al tramonto della sua esistenza, vuole cedere questa missione alla sua assistente, Laura, lasciandole anche la bella villa in cui abita con tutto quello che contiene. Quello stesso giorno di quarant’anni fa, Eunice iniziava a lavorare come segretaria di redazione in una piccola casa editrice e per la fretta e l’emozione si era scontrata con Anthony. In apparenza un imprevisto da niente lungo i sentieri delle loro vite. Ma di ogni cosa, di ogni incontro, resta una traccia. Sono particelle in sospensione sopra i nostri giorni, che aspettano di posarsi. Perché tutto torni al proprio posto, adesso, Laura ed Eunice si devono trovare. Leggere Dove ti ho perso è rinfrescarsi all’ombra di un racconto caldo. Tante piccole storie ne punteggiano l’anima, a comporre un romanzo confortante, ironico, dove l’amore attraversa ogni essere vivente, ogni esistenza, in maniera lieve eppure definitiva. Una storia autentica e delicata sul potere delle coincidenze e sulla fatalità dei piccoli eventi, quelli che sembrano essere senza importanza.. 


IL NOSTRO PENSIERO SUL LIBRO

Ogni lettore è solito ritrovare in uno o più specifici generi il suo prediletto, quello a lui più affine, quello che più di ogni altro risulta capace di farlo emozionare, divertire, riflettere e, soprattutto, estraniare dal mondo esterno catturandolo in un vortice che vedrà disperdere la propria forza solo a libro ultimato. Spesso, però, è la necessità di farsi abbracciare da storie differenti, magari più dolci, delicate e allo stesso modo appassionanti, a prevalere su ogni cosa e a dettare, assecondando il proprio animo, le linee guida del romanzo da vivere. Di fatto, è esattamente questa la strada che il mio cuore ha seguito fino a farmi incontrare Ruth Hogan ed il suo mondo: Dove ti ho perso è il libro che mai mi sarei aspettata di desiderare, è la storia che mi ha conquistata con la sua semplicità, è l'atmosfera che mi ha avvolta in un freddo pomeriggio di autunno, è l'emozione che ha fatto percepire ad ogni mio senso, è la lettura che più di ogni altra ha sentito e compreso il bisogno di calore, di affetto e di sincerità di cui sentivo la mancanza.

Dopo aver perso la sua anima gemella e con essa il piacere della vita ed un piccolo ciondolo, Anthony ha cominciato a collezionare e custodire oggetti smarriti, di ogni genere o dimensione, con la speranza nel cuore che un giorno essi possano, in qualche modo, ricongiungersi con i rispettivi proprietari. E' una missione, questa, che porta avanti da quarant'anni ormai e ora che anche la sua vita sta per ammirare la sua ultima alba è più che mai intenzionato a lasciare tutto nelle mani di Laura, l'assistente che da tempo si prende cura di lui e di Villa Padova, la sua casa e tutto ciò che vi contiene. Quello stesso giorno di quarant'anni fa anche la vita di Eunice è cambiata radicalmente e per un attimo i due hanno potuto condividere, seppur fugacemente, la forza di un'emozione unica, dolore da una parte e gioia dall'altra. Niente, però, capita per caso, ogni incontro è destinato a lasciare una traccia indelebile di se stesso e sarà compito di Laura ricostruirne, passo dopo passo, la sua improbabile storia, facendo combaciare alla perfezione gli innumerevoli pezzi del puzzle speciale in cui si è trasformata la sua vita.

In Dove ti ho perso si incrociano i fili invisibili che legano due persone all'apparenza incredibilmente lontane, si scontrano i destini di due personalità tanto differenti quanto, in realtà, non poi così dissimili e si incontrano vite, quelle di Anthony Peardew, Laura ed Eunice, connesse, a loro insaputa, da uno dei legami più profondi esistenti: il Fato. 

Entrare a fare parte del mondo di Ruth Hogan sarà, per il lettore, una delle sensazioni più dolci e appacificanti mai provate: a partire dallo stile leggero, semplice ed ammaliante dell'autrice, fino ad arrivare alla costruzione e allo svolgimento della storia, tutto riesce a regalare al romanzo quell'atmosfera onirica e sognante che spesso solo la magia riesce a trasmettere, i personaggi stessi diventeranno, fin dalle prime pagine, piccole entità capaci di sorvolare ogni sua piccola emozione ed ogni singolo oggetto riuscirà a divenire narratore di se stesso e della propria vita, fatta di sogni e grande desideri. Posti al centro di tutto, infatti, saranno proprio gli oggetti smarriti e ritrovati ad ergersi come veri protagonisti del romanzo, a divenire, di fatto, il vero fulcro di tutta la vicenda, sottolineando, con una certa urgenza e spontaneità l'importanza ed il significato che spesso solo le piccole cose sono nascondere. 

A fare da sfondo, pur non essendo destinato a rimanere tale, troviamo l'Amore, e con esso il dolore che la sua perdita può provocare e la gioia che il suo nascere e perdurare può regalare. Senza mai cadere nella banalità, l'autrice riesce a far rivivere con la sua penna uno dei sentimenti più forti, profondi ed intensi mai conosciuti attraverso personaggi ben caratterizzati, nei loro pregi e nei loro difetti, che non potranno non diventare presto un tutt'uno con un lettore perso, completamente, nelle raffinate trame del Destino.

Leggermente calante nel finale, però, Dove ti ho perso, pur riuscendo a colpire l'animo del suo pubblico, non riesce a soddisfare del tutto le grande aspettative che su di esso gravavano: issato saldamente in superficie, il romanzo culla con dolcezza il lettore attraverso l'impervio sentiero della vita, ma non si dimostra capace di ritrovare, in se stesso, quel carattere incisivo necessario per divenire indimenticabile.


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