LE NOSTRE RECENSIONI


[Review Party] Gli anni che restano di Brian Freschi e Davide Aurilia


Buongiorno Lettori Meravigliosi e ben trovati! :)

Quest'oggi sarà il mio cuore a parlare direttamente con voi: in occasione dell'uscita di Gli anni che restano, nuovo Graphic Novel targato BAO Publishing che porta le firme di Brian Freschi (storia) e di Davide Aurilia (disegni e colori), io ed altre colleghe blogger vi parleremo delle emozioni che i due giovanissimi autori sono stati in grado di trasmetterci. 


GLI ANNI CHE RESTANO

GLI ANNI CHE RESTANO
di Brian Freschi e Davide Aurilia

Prezzo: € 17,00| Ebook: € 8,99 |
Pagine: 144 | Genere: Asportazione di corpo estraneo emotivo |
Editore: BAO Publishing | Data di pubblicazione: 5 Ottobre 2017 

TRAMA
Mauro e Antonio sono stati grandi amici. Poi è successa la vita. Il tempo è passato, la distanza si è fatta incolmabile, finché una distanza assoluta, definitiva, non costringe Mauro a ripercorrere il tempo che è passato, alla ricerca di un senso che gli è sfuggito in tutti quegli anni. Capirà molte cose del suo amico, alcune fondamentali su di sé, e smetterà di pensare a quegli anni, per dedicarsi finalmente ai soli che contano, quelli che non voleva affrontare, e che stavano scivolando via, non vissuti. Gli anni che restano. Brian Freschi scrive una storia senza tempo sul passare del tempo, e Davide Aurilia la illustra in modo audace, clamoroso, straordinario.  

IL NOSTRO PENSIERO SUL LIBRO

Rispetto a quello dei romanzi, quello dei fumetti è, senza dubbio alcuno, un mondo incredibilmente sorprendente che, di fatto, raramente conosce confini e farvi il suo ingresso spesso significa lottare, strenuamente, contro se stessi, le proprie emozioni, i propri desideri, la propria pelle. Nessuna piccola lotta è mai uguale all'altra, ma quella contro Gli anni che restano è stata, forse, una delle più dolorose e complicate da portare a termine: Brian Freschi e Davide Aurilia, con una semplicità disarmante e una cura particolare nel tratteggiare e trasmettere emozioni vere, sono riusciti a scavare nelle profondità di un animo all'apparenza solido e forte facendolo vacillare e provocandone cedimenti, sono stati in grado di costruire una storia perfettamente credibile e verosimile, ma soprattutto hanno saputo regalare al proprio pubblico quanto di più prezioso ci sia al mondo: il proprio cuore.

Quella de Gli anni che restano è la storia di Mauro, di Antonio e di un'amicizia, o per meglio dire, dei ricordi di uno dei legami più profondi e spontanei esistenti. Il viaggio di Mauro comincia da Cesena, la città che l'ha accolto e che è rimasta spettatrice di una vita vissuta perennemente in slow-motion, quello di Antonio dagli anni della giovinezza, quelli che l'hanno visto crescere, diventare qualcuno e poi perdersi fino all'inevitabile epilogo finale. Destinati ad intrecciarsi, i due treni visiteranno luoghi fatti di ricordi perduti scanditi da vecchie fotografie trasudanti felicità, amori conquistati e poi distrutti, pareti sociali impossibili da scalare, difficoltà all'apparenza insormontabili e soluzioni radicate nella profondità del cuore, tutto su un unico immenso comune binario: l'Amicizia. Ma fino a che punto questa potrà sopravvivere all'incomprensione e alla lacerante distanza? Fino a che punto sarà disposto a spingersi il Passato pur di comunicare qualcosa al Presente?

Dal punto di vista narrativo il Graphic Novel presenta la sua peculiarità nel raccontare due storie, una presente ed una passata, inevitabilmente connesse. L'una, quella di Mauro, della sua attuale ed insoddisfacente vita, viaggia attraverso l'altra, quella di due amici disposti a tutto pur di continuare a camminare insieme, con la naturalezza e l'armonia che caratterizzano l'intera opera, dove il passato interagisce con il presente in un meraviglioso mescolarsi di emozioni capaci di stringere anima e corpo in una morsa che saprà allentare la presa solo a lettura terminata, ma che non finirà mai di ricordare la sua presenza. Ciò che i due giovani autori vogliono trasmettere, però, non si esaurisce nell'intreccio appena descritto. Proprio quest'ultimo, infatti, introduce un altro importante binario che la storia seguirà fin dalle prime pagine: la ricerca di se stessi, o meglio, della realizzazione di se stessi si accompagnerà con una forza dirompente alle tematiche principali, divenendo parte fondamentale di un viaggio non previsto, non organizzato e forse proprio per questo custode di uno dei momenti più emozionanti dell'intera storia.

Il tutto, curato in ogni piccolo dettaglio, viene reso ancor più efficacemente dalle atmosfere che i dialoghi e i disegni, in perfetto equilibro emozionale, riescono, in ogni singola tavola, a tratteggiare. Profondi, sentiti e viscerali i primi, semplici e al contempo molto espressivi i secondi, essi si muovono sul filo sottile dell'emozione con quel tipo di delicatezza capace di colpire con una durezza ed una forza inaspettate anche gli animi più cinici. Coadiuvato da un uso del colore delicato e tenue anche nei toni più scuri e appariscenti, che vede nella sua capacità di adattamento alla scena narrata il suo vero punto di forza, Gli anni che restano si dimostra essere un'opera completa in ogni suo particolare, un piccolo capolavoro capace di far emozionare, divertire e riflettere, di far sentire il lettore parte di una storia che non potrà fare a meno di sentire sua e di adattare a se stesso, in maniera impeccabile: tutti possiamo essere Mauro, tutti possiamo essere Antonio e quelli davanti ad ognuno di noi sono esattamente gli anni che restano per dare la svolta definitivamente alla propria vita.


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