LE NOSTRE RECENSIONI


Recensione: La fine della solitudine di Benedict Wells

LA FINE DELLA SOLITUDINE



di Benedict Wells

Prezzo: € 15,90| Ebook: € 9,99  |
Pagine: 307 | Genere:  Narrativa Contemporanea|
Editore: Salani| Data di pubblicazione:  8 Giugno

Trama

Jules sa di essere un custode di ricordi, come dice Alva, ma questa non è solo la sua storia. È la storia di tre fratelli, Jules, Liz e Marty, che da piccoli perdono i loro genitori in un incidente e sono costretti a vivere separati e senza famiglia, estranei l’uno all’altro. Marty si butterà a capofitto negli studi, Jules sfuggirà alla vita diventando un introverso mentre Liz si brucerà alla sua fiamma, vivendo senza limiti. La loro infanzia difficile sarà come un nemico invisibile, da cui impareranno a difendersi. Più di ogni altra, questa è la storia di Jules e Alva. Due solitudini che si incrociano, si cercano e si mancano, inquiete, per anni. Jules e Alva sono incapaci di riconoscere quel che provano l’uno per l’altra, legati come sono dal bisogno di amicizia, con il loro perdersi, ritrovarsi e salvarsi. Ma questa è soprattutto la storia di chi, come Jules, serba i propri ricordi insieme a tutte le alternative che non ha scelto, pur sfiorandole e sperimentandole attraverso la letteratura e la musica. Dalla voce di un giovane e già osannato talento della narrativa tedesca, un grande romanzo sulla magia della scrittura che salva dal male. Un libro che commuove e fa sorridere, senza retorica né sentimentalismi, scritto in una prosa coinvolgente come il racconto di un sopravvissuto, chiara come una lama che affonda con dolcezza nelle nostre paure, calda come l’immagine di una foto ritrovata dopo lungo tempo. 
  
 


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

La fine della solitudine, scritto dal giovane Benedict Wells (1984), non è un libro facile, è molto particolare, è infatti la storia di Jules che fin da piccolo ha dovuto fare i conti con la morte.
Dopo un incidente in moto che lo ha quasi ucciso Jules si risveglia in ospedale e qui si abbandona ai ricordi, trasportando con se il lettore fino al 1980 e insieme ripercorrono i momenti più importanti della sua vita.
Il libro è diviso in due parti: la prima parte è un viaggio dall'infanzia di Jules fino ai suoi 19 anni, nella seconda parte ritroviamo un Jules adulto e scopriamo tutto quello che gli è accaduto fino al giorno dell'incidente.
la vita di Jules e dei suoi fratelli precipita quando nel 1984 vengono chiusi in un collegio: il protagonista aveva solo 11 anni allora, anche se da come parla di se a volte sembra averne di più. 
Wells inizia la storia di Juls con il presente, per poi passare al passato, come a sottolineare che quelli che si stanno leggendo sono ricordi, cose già avvenute e che non possono essere cambiate. 
Juls, Marty e Liz sono tre fratelli uniti dal dolore, un dolore che ognuno di loro affronta differentemente, tre fratelli che alla fine restano una cosa sola, pur sembrando lontani l'uno dall'altro anni luce. 
Wells ci descrive con minuzia i ricordi di Jules, tanto che al lettore sembra di leggere il diario di una persona realmente esistita, che ha deciso di mettersi a nudo e mettere nero su bianco la propria vita, i propri pensieri e le proprie emozioni. 
Nella prima parte Wells attraverso i ricordi di Jules incuriosisce il lettore, lo circonda con le sue storie e pagina dopo pagina si ha la consapevolezza che qualcosa di terribile squarcerà ancora una volta la vita di Jules: la morte di uno dei fratelli? perderà uno dei suoi amici più cari? Non sopravviverà all'incidente? La curiosità logora il lettore che non può fare a meno di proseguire la lettura e perdersi completamente nei ricordi del protagonista, osservarlo insieme ai suoi fratelli, all'amico Toni e all'amica di sempre Ava e ogni volta che Ava fa la sua comparsa il lettore spera che tra lei e Jules scoppi l'amore, portando un po' di luce nella vita di entrambi.
La fine della solitudine è un viaggio nei ricordi del protagonista, ci mostra le difficoltà che Jules e i suoi fratelli devono superare, ma anche i loro amici non hanno avuto vite facili e qualcosa li ha feriti e cambiati: ragazzi distrutti, fatti a pezzi dalla vita, con piccoli segreti e qualche strana mania, ragazzi che diventano adulti che hanno lottato per risalire la china, per trovare il loro posto nel mondo e conquistare la propria felicità.
Verso la fine il mio cuore si è spezzato, ho pianto e sofferto, tutto è stato inaspettato, oramai mi ero convinta che nulla avrebbe più ferito Jules e la sua famiglia, ma Wells non è da lieto fine con occhi a cuore e farfalle nello stomaco. 
Benedict Wells fa si che alla fine i suoi protagonisti escano da quello stato di solitudine in cui erano intrappolati, ma devono pagare un prezzo che li segnerà ancora una una volta.
Lo stile di Wells è pulito, fluido e attraente, non sempre però è accattivante e a volte ci si domanda dove voglia andare a parare, ma la storia da lui creata ha un qualcosa di terribilmente dolce, arriva al cuore del lettore e piano piano si fa spazio, si mette comoda e lo conquista.







Commenti

  1. Ho pianto valli di lacrime quando l'ho letto e, come ti avevo già detto, pure io gli ho dato cinque stelle - sebbene a molti non sia piaciuto.
    Qui c'è la mia recensione se ti va di leggerla.

    RispondiElimina

Posta un commento