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[BlogTour] Il tatuatore di Alison Belsham: I tatuaggi, un marchio indelebile - 3° Tappa


Buongiorno Lettori e ben trovati!

Eccezionalmente di sabato, torno ad ospitare sul blog la Terza Tappa di un BlogTour strabiliante. Protagonista quest'oggi sarà, infatti, un Thriller in uscita nei prossimi giorni per Newton Compton, una storia particolarmente inquietante e minuziosamente analizzata dalla sua autrice: Il tatuatore di Alison Belsham si muove, com'è intuibile, intorno ad una forma d'arte sempre più apprezzata e ricercata, quella dei tatuaggi, e saranno proprio questi a colorare il post di oggi.

IL TATUATORE.


IL TATUATORE
di Alison Belsham

Prezzo: € 12,00 | Ebook: € 3,99
Pagine: 384 | Genere: Thriller
Editore: Newton Compton | Data di pubblicazione: 3 Maggio 2018

TRAMA
Brighton. L’ispettore Francis Sullivan, giovane e ambizioso, è stato appena promosso, e questo è il suo primo caso importante. Marni Mullins, una tatuatrice di Brighton, ha trovato un corpo orribilmente scuoiato. Dalle prime indagini sul cadavere risulta chiaro che non si tratta di un omicidio isolato ma dell’opera di un serial killer. Il modus operandi e la firma sono agghiaccianti: mentre la vittima era ancora in vita, l’assassino ha rimosso intere porzioni di pelle, presumibilmente tatuate. Questa pista porta Sullivan a credere che una come Marni, che conosce il mondo dei tatuaggi come le sue tasche, sia l’unica persona in grado di aiutarlo. Ma lei ha tante ragioni per non fidarsi della polizia. E quando riuscirà a identificare il prossimo bersaglio del killer, lo dirà a Sullivan o si metterà da sola alla ricerca del “Ladro di Tatuaggi”?


I tatuaggi: un marchio indelebile

Che rappresentino un valore specifico, un oggetto a noi caro, un simbolo importante, un luogo indimenticabile, una massima di vita o semplicemente un qualcosa in grado di regalarci felicità, i tatuaggi hanno, tra essi, una caratteristica che li accomuna: il loro essere immutabili, eterni, indelebili, e non solo in riferimento al loro elemento superficiale, e quindi al mero segno nero tracciato sulla pelle, ma soprattutto all'inesauribile forza che esercitano sullo spirito di chi li sfoggia. Sebbene possa succedere che un tatuaggio abbia un mero fine artistico o estetico, spesso dietro a quella piccola opera d'arte si celano significati più o meno profondi, dal voler incidere sulla propria pelle un simbolo di cambiamento al voler portare sempre con sé una persona cara, dal farsi portatori di un messaggio di rinascita al voler rappresentare uno o più valori cardini della propria vita, in qualche modo rafforzati proprio dal carattere indelebile di ognuno di essi.

Se da una parte, però, è proprio questo il motivo che spinge le persone a tatuarsi, dall'altra è allo stesso tempo il timore più grande: un segno così incisivo, volenti o nolenti, ci rende non solo diversi gli uni dagli altri, spiritualmente e non, ma soprattutto riconoscibili, sia in circostanze positive che negative, e all'interno del romanzo è esattamente questo l'aspetto che viene maggiormente sottolineato. I tatuaggi non solo permettono il riconoscimento dell'identità di un cadavere, apportando un aiuto non indifferente alle indagini, ma ne consentono anche una parziale ricostruzione di quanto compiuto in vita (si pensi, ad esempio, ai tatuaggi che indicano l'appartenenza ad una gang oppure a quelli che osannano un determinato credo), rendendo di fatto onore alla definizione che spesso degli stessi viene data: ogni singola linea, ogni singolo elemento, diviene, sulla pelle di un essere umano, un vero e proprio MARCHIO INDELEBILE.

E' evidente, a questo punto, l'importanza che riveste la figura del tatuatore, così ben raffigurata all'interno del libro attraverso la personalità di Marni Mullins (e non solo in realtà): esattamente come afferma lei stessa in risposta ad una delle tante domande sul suo mondo poste dall'ispettore Sullivan, un artista del suo ambiente si dovrà necessariamente scontrare con la vita di chi manifesta l'intenzione di portare sulla pelle questo marchio, divenendone spettatore prima e parte integrante dopo, in un mescolarsi di anime e inchiostro dal sapore regale, quasi ancestrale. 

Un simbolo, quello del tatuaggio, che nasconde al di sotto dei suoi colori più o meno sgargianti il racconto di una vita, a volte, un singolo importante evento, altre; un'immagine, più o meno articolata, che riporta tra le linee un'unione indissolubile, destinata a rimanere indelebile nel tempo, sul corpo e nell'anima.

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