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Recensione: La piccola equilibrista di Stefano Vignati


Prezzo: € 15,50
E-book: € 9,99

Pagine: 232
Editore: 0111 Edizioni
Genere: Thriller-noir

Nathaniel dirige il circo dei bambini ed ha in mente di catturare Alessia, una giovane e misteriosa equilibrista dalle doti straordinarie! Per farlo assume due sicari pronti a tutto: Cordelia e Vincent . Inizierà una caccia agguerrita attraverso la città di Fasterna dove si nasconde e vive la piccola equilibrista, i due sicari avranno difficoltà ad eseguire il loro ingaggio nonostante l'aiuto di Nathaniel e del suo braccio destro Toretto. Gli unici che giurano di vedere, parlare e giocare con Alessia sono i bambini mentre per la maggior parte degli abitanti è solo una leggenda. Ma chi è Alessia? Perchè è così schiva? La "caccia" non andrà come previsto...

Il racconto fin da subito è avvincente e appassionante.
Considerato che è il libro d'esordio di questo autore sono rimasta veramente colpita dallo stile e dalla fluidità con cui si legge .
Da sfondo a tutto è il  paese un po' sperduto di Fasterna che si adatta perfettamente all'atmosfera creando il giusto scenario pieno di viuzze buie e deserte, case abbandonate dove potersi nascondere, boschi in cui correre quando inseguiti.

I personaggi sono ben descritti e caratterizzati ognuno ha il proprio ruolo, anche se la storia ruota attorno ad Alessia tutti gli altri hanno ugual importanza e rilievo.
Scopriremo pian piano che tutti hanno qualcosa da nascondere, hanno delle paure, un passato da cui fuggire, scopriremo anche che le apparenze ingannano e che si può fare il doppio ed anche il triplo gioco!
Alessia è una ragazza di circa sedici anni che adora giocare con i bimbi ma evita da sempre gli adulti, di lei si sa ben poco e quel che si sa mano a mano che leggiamo sembra sempre sospeso più nella fantasia che nella realtà.
Nathaniel è avido e calcolatore, in Alessia vede solamente una fonte di guadagno e sino alla fine è disposto  tutto pur di catturarla. I suoi compari Toretto, Vince e Cordelia saranno coinvolti in un crescendo di violenza ed incubo.
Il romanzo non è per niente scontato, il ritmo è sostenuto e incalzante, la suspance è palpabile.
La scrittura è pulita e netta con un buon uso della sintassi. I dialoghi sono ben dosati e non appesantiscono la narrazione.
L'unica critica che posso muovere, ma senza anticipare nulla ,è il finale... mi ha lasciata un po' perplessa per la direzione presa, forse potrebbe essere stata una strategia per un eventuale seguito o forse mi attendevo ancora di più grazie alla bravura dell'autore nell'aggiungere sempre più elementi e colpi di scena.
Lo consiglio a chi cerca un buon noir italiano sia nell'autore che nell'ambientazione.




valutazione 5






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