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[BlogTour] L'uomo di gesso di C. J. Tudor: Recensione - 2° Tappa


Ciao a tutti Lettori e ben trovati! 

Questo pomeriggio sono particolarmente felice di ospitare, sul blog, la Seconda Tappa di un BlogTour che non potete in alcun modo perdere! Protagonista è un nuovo Thriller edito Rizzoli, in uscita oggi in tutte librerie, che, credetemi, non potrete non amare: L'uomo di gesso di C. J. Tudor, infatti, non rispecchia propriamente i canoni classici del genere in cui  si inserisce, ma sa elevarsi al di sopra di ogni altro romanzo per alcune peculiarità di cui vi parlerò nella recensione. Prima di cominciare, però, come sempre, vi lascio la scheda del libro e il calendario del BlogTour per non perdervi nemmeno una Tappa!


L'UOMO DI GESSO.


L'UOMO DI GESSO
di C. J. Tudor

Prezzo: € 20,00 | Ebook: € 9,99
Pagine: 352 | Genere: Thriller 

Editore: Rizzoli| Data di pubblicazione: 30 Gennaio 2018

TRAMA
Sono trascorsi trent’anni. Ed Munster adesso è un uomo, è rimasto a vivere nella stessa cittadina e insegna nella scuola locale. Abita nella bella casa che gli ha lasciato la madre e affitta una stanza a una studentessa vivace da cui è attratto, suo malgrado. Ed sembra essersi lasciato il passato alle spalle, quell’estate del 1986 in cui era un ragazzino e trascorreva giorni interi con i suoi amici. Tra infinite corse in bicicletta, spedizioni nei boschi che circondano la pittoresca e decadente Anderbury e i pomeriggi a scuola, il loro era un tempo sereno: erano una banda, amici per la pelle. E avevano un codice segreto: piccole figure tracciate col gesso colorato, per poter comunicare con messaggi comprensibili solo a loro. Poi, un giorno, quei segni li avevano condotti fino al bosco. Fino al corpo smembrato di una ragazza. Chi sia stato l’artefice di un simile delitto, in questi trent’anni, non si è mai saputo. Sono state percorse innumerevoli piste, tutte finite in vicoli ciechi, tutte rimaste fredde. La verità di cosa sia successo quel giorno nel bosco non è mai emersa. Ma adesso Ed ha ricevuto una lettera: un unico foglio, un uomo stilizzato, disegnato col gesso. Anche gli altri hanno ricevuto lo stesso messaggio. L’uomo di gesso è tornato.Con un thriller ispirato alla migliore tradizione anglosassone, C.J. Tudor afferra il lettore in una spirale progressiva e inesorabile, dentro la quale, solo nelle ultime pagine, ogni tassello troverà il proprio posto. Quando il quadro si farà d’un tratto necessariamente chiaro.

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO.

È innegabile, il richiamo di alcuni libri, talvolta, è talmente tanto forte da farci dimenticare qualsiasi tipo di promessa fatta a noi stessi o programma organizzato giorni, se non mesi, prima. Ma è insito nella nostra stessa natura essere curiosi, giusto? E a pensarci bene, come sarebbe possibile resistere ad un qualcosa che desideriamo profondamente? La mia personale sirena, però, questa volta mi aveva avvertita, dopo la lettura del nuovo thriller di C. J. Tudor non sarei più stata la stessa: L’uomo di gesso ha esercitato, su di me, tutto il suo potere, insinuandosi nella mia mente, nel mio cuore e nella mia anima, facendomi sentire sulla pelle il vero sapore della paura.

Sono passati trent'anni dal giorno in cui la vita di Ed cambiò radicalmente. Adesso è un uomo, ma nel 1986 era solo un bambino, esattamente come lo erano i suoi amici, e quei semplici messaggi disegnati con i gessetti, in fondo, lo sapevano. E nonostante questo, uno strano scherzo del destino ha voluto comunque condurli, un giorno, nel mezzo del bosco che circonda la piccola cittadina di Anderbury, mettendo le loro giovani vite a diretto contatto con la morte. Il corpo smembrato di una ragazza, infatti, giaceva, innocuo, tra la fitta vegetazione, ma il colpevole di tanta crudeltà, nonostante le indagini serrate e le innumerevoli piste seguite, non venne mai trovato. Tutto sembrava essersi congelato in quel lontano 1986, ma adesso il passato è tornato per tormentare Ed con un'insolita ed inquietante lettera: un uomo stilizzato disegnato con un gessetto sembra scrutarlo dalla sua immobilità dando voce ad uno dei suoi incubi più terrificanti, il ritorno dell'Uomo di Gesso. Ed, i suoi amici e forse l'intera cittadina sono di nuovo in pericolo.

Un thriller atipico, quello di C. J. Tudor, dalle atmosfere inquietati e fortemente nostalgiche che fonda il proprio fatto scatenante in un passato oscuro e misterioso da cui, di fatto, rifuggire è assolutamente impossibile. Grazie ad una tecnica narrativa precisa e coinvolgente, L’uomo di gesso si dimostra abile, fin dal principio, nel catturare l’attenzione del lettore facendogli vivere, contemporaneamente, passato e presente con l’intensità che solo un grande libro può riuscire a comunicare: nell’alternanza tra un capitolo e l’altro, infatti, sarà impossibile non sentirsi in qualche modo complici della storia narrata, attratti da un pensiero sconvolgente e decisi, più che mai, a portare finalmente a galla una realtà rimasta sepolta per troppo tempo, come se nulla fosse finzione e tutto dipendesse unicamente dalle proprie forze. L’elemento invasivo e fortemente inquietante tipico di ogni Thriller che si rispetti viene, qui, grandemente esaltato dalla natura stessa della vicenda, che rifacendosi ad eventi comuni, come il semplice disegnare sull’asfalto con dei gessetti colorati, riesce ad intrecciare con il lettore un rapporto che oserei definire umano, quasi viscerale, dal quale egli non potrà in alcun modo rimanere estraneo o distaccato.

Diverse e di grande importanza risultano, inoltre, essere le tematiche che l’autrice anglosassone affronta nell’evolversi della narrazione: dalle interminabili discussioni sul tema dell’aborto alla rimarchevole denuncia sociale del bullismo, L’uomo di gesso dà prova nuovamente della sua grande capacità comunicativa e riflessiva conquistando ampiamente un pubblico sempre più estasiato ed intimorito dalla forza dirompente che un apparente semplice Thriller può, in realtà, celare tra le sue pagine. La complessità della vicenda e della sua risoluzione, non banale e certamente poco prevedibile, infine, rendono C. J. Tudor un’autrice scaltra ed attenta ad ogni singolo indizio che, del tutto coscientemente, rilascia all’interno del romanzo, trovando nel lettore un complice perfetto per dipingere una storia appassionante ed avvincente che fa del suo stile semplice, frammentato, ma incalzante il suo ultimo, ma non meno importante, punto di forza.

Commenti

  1. Wow mi piace molto *_* Pensare che non lo avevo preso molto in considerazione.

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    1. Salvatore, per te che ami King questo libro è perfetto! Atmosfere alla Stand By Me e scene inquietanti, dagli una possibilità :)

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