LE NOSTRE RECENSIONI


[BlogTour] Il posto delle lucciole di Vera Demes: Tappa #9 - Intervista autrice



Ben ritrovati Colors!

oggi ospitiamo la penultima tappa del BlogTour dedicato a Il posto delle lucciole di Vera Demes e vi proponiamo l'intervista all'autrice!! pronti a scoprire il libro e cosa ha da dirci Vera Demes?


IL POSTO DELLE LUCCIOLE

di Vera Demes

Prezzo: €  --- | Ebook: € 2,99  |
Pagine: 479  | Genere: Romance |
Editore: Les Flâneurs Edizioni | Data di pubblicazione:  7 Febbraio

Trama

Ally, Elettra e Maia Corvini sono sorelle. Portano il nome di tre stelle e sono legate da un affetto istintivo, possessivo e profondo. Nulla sembra poter alterare la loro quotidianità, ma la morte del loro padre Orione, improvvisa e lacerante, modifica tutto. Specie dopo l'arrivo di Theo, affascinante ricercatore, al quale la Facoltà universitaria in cui Orione Corvini ha lavorato per anni ha deciso di affidare un compito molto importante. In una spasmodica e struggente ricerca della felicità, le tre ragazze intraprendono un percorso in cui rischieranno di perdersi e confondersi. Ally, idealizzando l'amore; Maia, ostinandosi a mentire a sé stessa; Elettra, convincendosi di non poter amare. In un susseguirsi di eventi accidentato e difficile, in cui anche l'affetto e la lealtà fraterne saranno messi in gioco e ogni certezza sembrerà sgretolarsi, un segreto custodito per anni verrà finalmente alla luce. E, allora, sarà tutto chiaro. Perché la felicità risiede nelle piccole cose e nell'essenza lieve delle emozioni che appaiono scontate. Una lezione di vita che le cambierà per sempre.

  
 


INTERVISTA A VERA DEMES

Quando e come è nata l'idea de "Il posto delle lucciole"? 




È stato un crescendo di immagini che si sono sedimentate nel tempo. Mi accade spesso, e con questo romanzo è accaduto, che l'idea lieviti lentamente, per mesi o anche per anni fino a diventare una trama vera e propria. Da sempre avevo l'idea di scrivere un romanzo familiare e alla fine la storia è emersa con naturalezza indicandomi i personaggi e le dinamiche che ne avrebbero guidato le azioni. Mi succede sempre così. Sono i romanzi a scegliere quando venire alla luce e io non posso far altro che accettarlo di buon grado



Come hai scelto i nomi dei tuoi protagonisti principali?



Le tre sorelle hanno i nomi delle Pleiadi, una costellazione da sempre oggetto di poemi romantici (da qui anche la citazione di Tennyson all'inizio del romanzo). Ho fatto questa scelta perché, come nella costellazione, le sorelle Corvini sono inserite in un microcosmo che è la loro salvezza ma anche il loro martirio. Prendono luce dalla loro coesione ma allo stesso tempo disperdono energia. Inoltre, ogni nome ha un suo significato specifico che si lega strettamente al destino di ciascuna sorella. Ally (Alcyone) è luminosa e aperta al mondo, Elettra è una combattente votata al sacrificio, Maia è energia allo stato puro, dirompente e spesso autodistruttiva.
I nomi dei tre personaggi maschili sono stati scelti in base alla personalità. Ascanio è un nome che richiama distacco e fermezza di carattere. Il nome Theodoro ha ha in sé una saggezza matura ma, nel suo diminutivo, Theo, esprime l'ironia e la spavalderia proprie della giovinezza. Infine Francesco è un nome che evoca empatia, altruismo, amore incondizionato e anche ingenuità.



Il motore trainante della storia è il rapporto dolce e complicato fra le tre sorelle Corvini. A quale delle tre ti senti più vicina e perché?



Questo è un romanzo che, rispetto ai miei precedenti, ha numerosi spunti autobiografici e sicuramente Elettra è la sorella che mi rappresenta maggiormente. Soprattutto nella tendenza a non chiedere aiuto agli altri e ad affrontare la vita a muso duro.



Come definiresti il tuo stile? 



Mi piacerebbe che me lo dicessero i miei lettori. Forse lo definirei intimista, forse malinconico ma davvero non saprei. Lascio a chi mi legge la risposta. Domanda numero 5. Gli uomini che hai scelto di affiancare alle tre sorelle sono, riuniti in uno solo, l'uomo perfetto. Quale dei tre, però, Sceglieresti se fossi costretta a farlo? 
Theo sarebbe la mia scelta. Perché è un personaggio maschile che sa immedesimarsi nella donna che ama e si pone in una relazione paritaria, è curioso e alla ricerca di un equilibrio e sa mettersi in discussione anche facendo scelte coraggiose e impulsive.



Parliamo dell'ambientazione. La cosa che più colpisce del tuo romanzo "Il posto delle lucciole" è la tua innata capacità di far entrare il lettore dentro il romanzo, di fargli respirare i profumi della natura e permettergli di vedere con gli occhi dei personaggi. Si può quasi affermare che l'ambientazione sia anch'essa un personaggio principale. I luoghi che hai narrato sono stati vissuti da te in prima persona?



 
In questo romanzo c'è un quinto personaggio: la Natura. Quando descrivo paesaggi e luoghi li ho sempre, in qualche modo vissuti per cui, sì, molte delle ambientazioni descritte sono vere, riesumate da ricordi infantili, viaggi, momenti speciali. In particolare, alcune caratteristiche della tenuta di Montecorvino si ricollegano ad una casa della mia famiglia di origine. Anche il paese medioevale è un luogo della mia memoria così come alcune sensazioni descritte nel romanzo, ad esempio certe splendide mattine di settembre o i pomeriggi invernali con la brina e l'odore di fumo e legna bruciata trasportato dal vento.




Quali sono stati i tuoi modelli di ispirazione?




I classici senza dubbio. Quattro su tutti: Jane Austen, Italo Calvino, Carlo Cassola e Dino Buzzati. Sono cresciuta leggendoli e probabilmente mi hanno influenzata parecchio. Ovviamente ce ne sarebbero molti altri ma questi quattro hanno suggestionato senza dubbio il mio rapporto con la scrittura. Per il genere romance, la mia autrice preferita è assolutamente sconosciuta e credo che neppure venga più pubblicata ma io l'ho adorata letteralmente e conservo i suoi romanzi come una reliquia. Si tratta di Constance Heaven, una regina del romance storico che mi ha ispirata moltissimo.



Il mondo è a un passo dall'implosione. La Terra, per come la conosciamo noi, sta per cessare di esistere. Veniamo trasportati tutti su un pianeta dalle medesime caratteristiche, per ripopolarlo e salvarci. Puoi portare con te solo tre oggetti. Quali scegli? 



Una pietra focaia, Orgoglio e Pregiudizio e un coltellino svizzero.



Un'autrice scrive un post polemico su Facebook nel quale ti accusa di aver plagiato la trama del suo ultimo romanzo. Come reagisci?



 
Mantengo la calma. Poiché il plagio non è qualcosa che mi appartiene (anzi, ho fin troppe idee che pulsano nel mio cervello) non avrei davvero nulla di cui preoccuparmi. In ogni caso cercherei di andare a fondo, prima di tutto parlando con l'autrice del post e poi chiedendole di provare le sue accuse con fatti certi e documentazione comprovante. Normalmente, avendo pubblicato da self, io sono solita proteggere i miei romanzi registrandoli per tutelare il diritto d'autore e questo credo che dovrebbe farlo chiunque voglia mettere sul mercato un suo scritto.



Leggendo questa storia si evince chiaramente la potenza del legame familiare. È così anche per te?



 
Sì, direi proprio di sì. Chi mi segue come autrice sa che in tutti i miei romanzi, la famiglia e i rapporti familiari sono un po' il filo rosso della narrazione. Sono cresciuta in una famiglia un po' eccentrica in cui si litigava molto ma in cui ci si voleva anche molto bene e in cui le arti erano la massima espressione di ciascuno. I miei genitori erano i "figli ribelli" delle rispettive famiglie e ci hanno educato in modo un po' anarchico e sopra le righe. Con i miei fratelli litigavo in continuazione ma farei di tutto per loro e loro per me. "Il posto delle lucciole" è, tra i miei romanzi, quello che veicola maggiormente il tema dei legami familiari.



L'uomo veramente felice è colui che...? Completa la frase 




SA GODERE DELLE PICCOLE COSE



Se, per una serie di motivi, il titolo "Il posto delle lucciole" non fosse stato disponibile, quale altro titolo avresti scelto?



 
Non so, forse qualcosa tipo ""Il bagliore dei ricordi" oppure "La luce nascosta nelle piccole cose".



Parliamo della cover del tuo romanzo. Cosa deve esprimere una copertina per essere quella perfetta, e cosa ti trasmette la tua?




Una cover deve essere prima di tutto evocativa, deve saper parlare della storia narrata attraverso le immagini e i font più appropriati. Non c'è niente di peggio di una cover che non è coerente con il romanzo anche perché in questo modo si rischia di trarre in inganno il lettore che guardando la cover immagina qualcosa che poi immancabilmente non trova leggendo il libro. L'80% delle persone appartiene alla categoria dei "visivi", ossia di coloro che si approcciano al mondo attraverso la vista prima di tutti gli altri sensi e dunque la cover di un romanzo è il suo biglietto da visita. Deve essere coerente con la trama ed evocativa delle emozioni contenute nella narrazione. La cover de "Il posto delle lucciole" genera immediatamente un senso di complicità (le tre ragazze distese vicine) ma anche segreti e bugie (la parte inferiore più scura su cui brillano le lucciole che sono un po' le depositarie dei segreti della famiglia Corvini). Sono più che certa che guardando questa cover, il lettore sa cosa aspettarsi. Certamente non un romanzo erotico e neppure un romance classico ma una storia corale che parla d'amore in tutte le sue forme.



Self o casa editrice?



Questo è il problema! Come è stato il passaggio di categoria?
Io sono nata self per scelta e non ho mai incontrato particolari problemi. Mi sono fatta uno zoccolo duro di lettori raggiungendo l'obiettivo di condividere con altri le mie storie. Il passaggio a Les Flâneurs Edizioni è avvenuto quasi per caso come molte delle cose che mi sono capitate nella vita e posso solo dire che è un'esperienza assolutamente positiva, che consiglio anche ad altre self e che dovrebbe comunque essere fatta. Les Flâneurs è una casa editrice giovane ma molto dinamica e le responsabili della collana Romance sono disponibili e professionali per cui è un piacere lavorare con loro. Rispetto al self, la CE ti offre il supporto di un gruppo e la possibilità di confrontarti e questo è davvero impagabile.



Come ti vedi Fra 10 anni?



A scrivere. Ovvio.



























Di seguito trovate il calendario completo del blogtour :)


Commenti