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Manga - Consigli di Lettura #5: Genocidal Organ n. 1 di Project Itoh e Gato Aso

Ciao a tutti Lettori e ben trovati!

Nuovamente nel mondo dei MANGA, oggi parliamo del primo volume di quella che si può definire, a tutti gli effetti, la seconda opera della cosiddetta Trilogia di Project Itoh. Genocidal Organ riporta, tra le sue pagine, asprezza e senso del dovere, precisione e durezza, freddezza e dinamicità in un unicum perfettamente funzionante, capace di vivere e tormentare la mente di un lettore incapace di distogliere lo sguardo ed il pensiero su quel mondo lontano, ma incredibilmente legato alla realtà.

GENOCIDAL ORGAN.


GENOCIDAL ORGAN
di Project Itoh e Gato Aso

Prezzo: € 5,90 | Testata: TECHNO | Genere: Seinen
Pagine: 176 | 
Editore: Edizioni Star Comics 
Data di pubblicazione: 14 Marzo 2018

TRAMA
L’improvvisa distruzione di Sarajevo da parte di ignoti ribalta la geografia politica del mondo, e anche nei paesi democratici la sicurezza nazionale diventa una questione prioritaria. Comincia così un’era di guerre e genocidi in cui le operazioni di intelligence e il targeting rivestono un’importanza cruciale... Fino a che punto ci si può compromettere per la realizzazione di un bene superiore? Ha inizio una storia crudele in cui giustizia e terrore si rincorrono senza tregua..

IL MIO PENSIERO.

E' bastato scorgere il mio sguardo al di là delle torbide acque d'inchiostro delle prime tavole di Genocidal Organ per vedervi riflessi la curiosità e l'entusiasmo per una storia truce e sconvolgente come quella che il maestro Itoh ha saputo così incisivamente narrare.

Clavis Shepherd, membro del Distaccamento i del Gruppo di Ricerca Speciale del Comando Informativo, ha un’unica missione, uccidere chi negli ultimi anni si è macchiato del sangue di persone innocenti, perpetrando un vero e proprio genocidio a favore di un assurdo bene superiore. Insieme a lui, Williams, Leland e Alex sono stati addestrati con l’unico di obiettivo di creare macchine perfette capaci di annientare i propri nemici senza esitare, senza provare rimorso, esseri completamente apatici al servizio del Presidente degli Stati Uniti d’America per riportare pace e giustizia nel nostro piccolo mondo: ma è davvero possibile ottenerla? Si può ancora definire tale la giustizia quando incontra il terrore? Dopo l'11 Settembre qualunque cosa è cambiata, ma fino a che punto ci si può spingere in nome della sicurezza nazionale?

Dal tratto rude, fortemente marcato ed incredibilmente armonico, Genocidal Organ riesce a distinguersi, fin dalle prime tavole, per la crudezza dei propri toni, perfetti per turbare una spiccata sensibilità e al contempo capaci di incuriosire grazie al magnetismo di cui i disegni di Gato Aso sono intrisi: con una narrazione particolarmente dinamica, i due autori, infatti, si rivelano abili a portare alla luce dinamiche complesse e oltremodo attuali all’interno di una cornice più che verosimile, seppur manifestamente apocalittica e futuristica, con una dedizione per i dettagli ed una precisione per la caratterizzazione di ogni personaggio assolutamente invidiabile. Ciascun avvenimento, oltre ad essere perfettamente individuabile nella sua dimensione spaziotemporale, risulta essere a tutti gli effetti in completa sintonia con il suo protagonista: non esiste alcun tipo di forzatura in Genocidal Organ, tutto prende vita e procede in una laboriosità tale da coinvolgere il lettore mentalmente prima ed emotivamente dopo, ma soprattutto ogni singola personalità si dimostra dotata, già in questo primo volume, di una forza tale da potersi ergere, senza recriminazione alcuna, a vera e propria figura di spicco dell’intera vicenda.

Senso di asprezza e di inquietudine si inseriscono, infine, con maestria nelle pieghe spettrali che morte e devastazione hanno portato nei nostri Paesi e colpisce, anche se in fondo solo in un primo momento, la quasi totale assenza di un sentimento positivo, che del tutto paradossalmente riesce ad emergere esclusivamente nell’elemento prettamente fantascientifico della storia: Clavis, in un modo che neanche lui è in grado di comprendere, si rivela capace di entrare in contatto, nel sonno e forse di fatto solo nella sua dimensione onirica, con l’aldilà, il mondo dei morti, nel quale si stagliano davanti ai suoi occhi le disastrose conseguenze delle azioni umane, quasi ne costituissero un monito, per il futuro forse e certamente per il presente: unicamente qui, il ragazzo ritrova e riabbraccia i suoi affetti, colpiti però da un dramma pestilenziale capace di sfigurarne il corpo, pur lasciando intatta ed incredibilmente lucida la mente. Che sia, questa, una delle più forti metafore che la letteratura sa regalarci?

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